Category Archives: Poesie: riflessione

In the deep

Posted on 29 marzo 2012 by Marina Perozzi

Si rincorrono, gli armonici, a descrivere ciò che la mente perde nella polvere del calvario. Sono sassolini colorati, che la risacca restituisce allo scoglio. Ricordi levigati, senza impurità da portare nella bisaccia nuova, odorosa di mughetti e di narcisi.

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La memoria dell’acqua

Posted on 11 marzo 2012 by Marina Perozzi

La memoria dell’acqua portava con sé il disordine di questi pensieri sciolti, disgregati, senza più orizzonte disegnato perché lo sguardo potesse cogliere la differenza tra il nero degli abissi e il volo. Nel profilo di un cristallo inciso da un … Continue reading →

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La vergogna

Posted on 9 marzo 2012 by Marina Perozzi

La bestemmia piegava la bocca in una smorfia innaturale, le labbra screpolate frementi di livore, mentre sillabe arrochite scandite senza pudore colpivano a fondo con l’insulto peggiore. Eppure la vergogna, celata fra gli abiti dell’ira, era pronta a cogliere la … Continue reading →

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Vicolo San Martino

Posted on 25 febbraio 2012 by Marina Perozzi

Poteva essere già primavera, ad incedere in punta leggera di danza, fragrante di glicine in fiore tra i rigagnoli dell’ultima neve disciolta alla luce del tiepido sole. Camminare tra la gente e i colori, stordita da un pugno di coriandoli … Continue reading →

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Il collare

Posted on 24 febbraio 2012 by Marina Perozzi

Riconoscevo ogni volta il tuo passo cadenzato affannato dall’ansia di raggiungermi, non appena notavo l’impronta varcare la soglia tra l’ombra e il taglio di luce che si profilava all’angolo tra il giardino delle camelie e l’imbarcadero. Scostavo lo sguardo incredulo … Continue reading →

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Blackbird

Posted on 11 febbraio 2012 by Marina Perozzi

Nero su bianco, bianco che inghiotte il nero. Nel rosso affonda il becco, in cerca di tepore. Muore intirizzita l’anima non connessa al cuore. (Anche attraverso le sbarre di una prigione, l’occhio non può smettere di osservare…)

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Ma quale amore

Posted on 10 dicembre 2011 by Marina Perozzi

Di quale amore vorresti parlare, di quale tramonto, di quale viale… Di quale luna che illumina il sentiero tra le fronde innevate degli alberi di Natale… È un pacchetto regalo di parole fruste ed abusate succhiate tra i denti e … Continue reading →

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Fuliggine leggera

Posted on 6 dicembre 2011 by Marina Perozzi

Eppur così si frange l’orgoglio quando scioglie i nodi della sua tela ad ogni singulto di rimorso, che dell’acciaio svela purissimo carbonio, restituendo al diamante il suo splendore. Di sola fuliggine si vestì il mio tormento, che cieco e muto … Continue reading →

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Prima

Posted on 6 novembre 2011 by Marina Perozzi

Prima era un’incoscienza del respiro, solo un volo radente, cieco, senza la percezione dello slancio. Lancette di un orologio muto che illude, un tempo che non affiora né fluisce, ma insiste s’un presente che non esiste. Ora è una rincorsa … Continue reading →

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Sguardo al futuro

Posted on 23 ottobre 2011 by Marina Perozzi

Non esiste il tempo futuro in questo continuum che dilaga e si dilata all’infinito tra presente e passato, ma non ha nuove prospettive per descrivere un’impossibile risalita verso una coniugazione della vita ormai preclusa a chi ha stravolto il senso … Continue reading →

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