Videopoesie da Scrivere.info

Da “Scrivere” – Poesie in video – Il canale di ScriverePoesia

Video realizzati da Tiziana Porcelli con una delle cinque poesie votate dagli autori fra quelle a Tema proposte settimanalmente dal sito “Scrivere” in una specifica categoria
Scrivere.info

Bloody Sunday – 3/4 luglio 2010 – “Guerre di religione” (Impressioni)

Era freddo l’inverno,
lassù a Derry.
Respiro rappreso
nella preghiera
del giorno consacrato
alla gloria del Signore.
Gli sguardi rivolti
alla mistica Croce
che al seno di Èirinn
bramavan tornare.

Aria di neve e di piombo
tinse di sangue
le strade di Derry.
Fiato corto
a sfuggire il fato
durante la corsa
a cinger la Morte.

All’angolo degli
incazzati
caddero
uno dopo l’altro
giovani figli d’Irlanda,
trafitti al petto
al ventre
alle spalle.
Prese la mira
centrando il bersaglio
falciando al segnale
del candido lembo
che cingeva l’agnello.

Gemeva la celtica arpa
seguendo dei martiri
le bare inchiodate.
Non una goccia
versata fra le truppe
del Regno
che oppressi
ancora li teneva.

Dio non c’era
quel giorno
lassù a Derry.
Identico Signore
dei due dogmi fratelli
lo sguardo aveva girato,
ponendosi le mani
sul volto.


Griglia divisoriaLo scherzo – 24/25 luglio 2010 – “Io non ci sto” (Ribellione)

-E’ uno scherzo-
Mi hai detto
quella mattina
nascosto
dietro la porta
togliendomi in fretta
la gonna
che avevo indossato
soltanto per te.

La mano
allargava le gambe
mentre tu
ansimando
varcavi la soglia
seguendo soltanto
del tuo sesso la voglia
strappando
brandelli di me.

La mano
chiudeva la bocca
gli artigli
tra i denti serrati
e il tuo viso
che muto
mostrava quel ghigno
beffardo
stretto tra le labbra
mentre tu
penetravi sicuro
sfogando con rabbia
il rancore su me.

Non ricordo
il momento preciso
in cui il gioco finì,
lo confesso,
ma ora
che ogni sottana
ho bruciato sul rogo
ho deciso
che io parlerò.

Di te.


Griglia divisoria

Tra le braccia di un respiro nuovo – 14/15 agosto – “Voglia di avventura” (Vacanze)

Ho chiuso alle spalle la porta blindata
di candido sfondo tutta laccata
confine sbarrato tra due orizzonti
occultati tra i gradini delle ripide scale

Mi spoglio in penombra con tutta lentezza
togliendo ogni laccio che mi strozzava
e la corazza ormai troppo ingombrante
per cingere ai fianchi qualsiasi amante

Sprofonderò in questo guscio imbottito
con l’abbandono di chi si tuffa nel mare
lasciandomi guidare dalla corrente
poderosa, vaporosa, tropicale

Metterò fuori uso il tempo futuro
bloccando i congegni su quello presente
per dominare la sterile difesa
dei miei pensieri senza mordente

Lascerò soltanto un banale messaggio
coi soliti auguri di circostanza
l’ultimo pensiero ai miei svagati ardori
tagliando i fili di connessione al mondo

Slegate le strette stringhe della decenza
salperò finalmente a vele spiegate
tra le braccia dell’insolito respiro
che l’altra notte mi ha sfiorato la pelle

Proprio qui gli ho dato convegno
nell’alcova di una voglia senza ritegno
nella quale senza alcun freno
realizzerò il sogno, proprio come io voglio


Griglia divisoria

Notturno squilibrato – 28/29 agosto 2010 – “Notti d’estate” (Impressioni)

Breve,
troppo breve l’amplesso
con questo tenebroso amante
che languidamente mi accarezza il volto
con dita di vaporosa brezza
fragrante di oceani ormai lontani
solcati dalla carena della mia barca.

Ora la chiglia abbandonata
tra le alghe di un vecchio porto
non percepisce lo sciabordio dell’onda
che invano vorrebbe cantar la nenia
di cui più non ricorda le parole

Pensieri intirizziti d’umida foschia
non riescono a planare
Strenua resistenza li tiene immersi
nel viscoso liquido di una mente
che non li vuole lasciar volare.

In questo notturno squilibrato
attendo
che s’allunghi l’ombra delle tenebre
a bilanciare gli astri
ché alla boa dell’equinozio
ancorerò per sempre le mie vele.


Griglia divisoria

La roulette russa – 4/5 settembre 2010 “Qualcosa di me” (Riflessioni)


Io sono la bastarda
che ha infranto dell’amore i patti
giocandomi la salvezza nell’altro mondo
in una partita a scacchi coi pezzi neri tra le dita

Tento l’azzardo
tenendo una vita senza valore in pugno
ché morta è la stagione
degli ideali che m’han tradita

Fedele a me stessa soltanto
affronterò il rogo della condanna
senza abbassar la testa
per chiedere perdono,
additivo artificiale di una bugiarda penitenza

Lascio ai fragili di mente lo spleen
con cui giocare a rimpiattino
preferendo lanciarmi a volo d’angelo
nel corrosivo acido della mia coscienza
troppo orgogliosa per tornar sui passi
di cui ha cancellato l’orma
dopo aver sparato un solo mortale colpo
mirando con cura alla sua stessa fronte


Griglia divisoria

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