L’eremo

Scendeva la neve, quel giorno,
coricandosi accanto al silenzio dei passi
che scivolavano lungo la corsia,
tra le arcate del chiostro
e gli alti muri scrostati dal salnitro,
avvolti dal lino frusciante
inamidato delle monache affardellate.

Nell’immobilità dell’attimo
in cui le mani giunte perdevano
la fissità della preghiera
per aprirsi ad accogliere la parola,
il tuo vagito rabbioso,
che bucava la vita.

Questo Paradiso si trova a mezz’ora da casa mia

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One Response to L’eremo

  1. silvia says:

    Sensazioni particolari, nell’atmosfera mistica d’un chiostro, ove la preghiera sembra fare da sottofondo ad un paesaggio immerso in un sacrale silenzio…

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