Alba di S. Lorenzo

Tra breve volgerà a ponente lo sguardo
che accompagna questa luna gravida di tormento,
tenuto in grembo con inauditi spasmi,
ché il coraggio di un aborto avrebbe impedito
il lacrimar degli occhi, persi verso levante,
ad accompagnare l’alba oltre Campo de’ Fiori.

Sarà invece l’acre odore della fiamma,
ad incenerire l’ultima fantasia di fuga
oltre la cresta dei monti,
che la frontiera accoglie senza pretendere visto d’entrata,
là dove chiede asilo il sole,
inorridito da tanto insopportabile dolore.

Il massiccio del Campo de’ Fiori, che sovrasta Varese, è sede di un importante osservatorio astronomico. Dalle finestre di casa mia lo si vede come una gobba, proprio alle spalle di Luino.

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3 Responses to Alba di S. Lorenzo

  1. silvia de angelis says:

    Il dolore fa parte della vita e anche se, talvolta risulta insopportabile….farà apprezzare
    periodi più sereni che si incontreranno….
    Poesia molto bella

  2. eno orsuni says:

    cara marina:
    da poco sono su facebook e sono poco pratico.
    che gioia leggerti dopo tanto tempo e assaporare le tue stupende poesie.
    io non sono più su scrivere per incompatibilità con Re Luigi e me ne dispiace molto
    ora sono su altra musa e su gogge di poesia due siti tranquilli e veri salotti culturali.
    certo, scrivere è meglio strutturato peccato sia condotto da Luigi che sta allontanando i migliori poeti con il suo comportamento aggressivo.
    spero leggerti presto e se possibile sentirti allo 069376586 mi farebbe molto piacere.
    ciao, un abraccio e un bacio
    enio

  3. Il dolore è sempre insopportabile, soprattutto quando la soglia si fa sproporzionale all’umana capacità di poterlo sostenere. Tuttavia, io distinguo fra due tipi di dolore:
    Il primo tipo è quello fatto di calamità naturali, o altre tragedie di cui non si può imputare colpa a nessuno;
    il secondo tipo è quello provocato dall’altrui stoltezza, dalla quale è legittima la difesa.
    Nella seconda ipotesi, parteggio per seguire il sole… là dove chiede asilo, inorridito da tanto insopportabile dolore.

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