Lo zucchero e il melograno

Ricordo la fragranza del pane,
le pannocchie dorate nel cesto e
i chicchi sgranati del mais,
le risa d’argento
e il tepore dei giorni felici
tra i filari, lo zucchero e il melograno.

Ritrovo negli occhi l’ansia d’allora,
quando l’ozio moriva
il primo giorno d’ottobre
e consumavo le ore di scuola
sognando del fiume e della collina.

Non uno di loro è rimasto a cantare nel coro
e di quei volti non resta che l’incerto profilo
di una memoria d’amore,
mentre il magone prende per mano la mente,
che si perde lontano nel tempo,
inseguendo un tintinnio di campanelli
e il sapore dell’uva.


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2 Responses to Lo zucchero e il melograno

  1. Silvia De Angelis says:

    Ricordi d’attimi importanti impressi nel cuore, ove una realtà completamente diversa del presente, crea una profonda malinconia…
    Sempre bello leggerti, un abbraccio forte

  2. Pattyrose says:

    Superbo scrivere in versi, un abbraccio amica cara e un milione di auguri di Buone Feste!

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