Nell’attesa

Da poco s’è accesa l’altra sponda,
che porge il suo volto al mio balcone
proteso a tendere lo sguardo oltre il molo
seguendo la frangia dell’onda in fuga
verso l’abbraccio dell’opposta riva.

Alle mie spalle il tuono
e l’ombra minacciosa della tempesta
accovacciata dietro il crinale del Limidario,
pronta a ghermire il lago scompaginandone la quiete,
costringendomi a chiudere la finestra
per raggomitolarmi fra le lenzuola,
immobile, ad ascoltare.

Il monte Limidario si trova sul versante piemontese del lago Maggiore, al confine tra l’Italia e il Canton Ticino.

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2 Responses to Nell’attesa

  1. silvia de angelis says:

    Attimi di solitudine, in cui ci si accoccola in sè stessi, mentre al di fuori i rumori furiosi
    della natura, imperversano senza curarsi di noi….
    Versi apprezzati

  2. La tempesta fa sempre un pò paura… perché il fenomeno è sempre associato a un dissenso di Dio per qualcosa che non trova la sua compiacenza.
    Da piccola, ricordo, che quando si annunciava la tempesta, mia nonna, mia madre ed altre donne che si riunivano a casa nostra per tale ragione, recitavano molte volte il rosario; insieme a molte altre preghiere. Osservavo i loro volti tesi… e, al contempo, vi scorgevo quella luce che confida in Dio. Nell’attesa che tornasse la quiete…
    Trovo questi versi ricchi di suggestività e carica emotiva.
    Nonché, artisticamente, bellissimi!

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